GDPR: come gestire i fornitori?

14 marzo 2018Ultimo aggiornamento 11 dicembre 2024
Tempo di lettura stimato: 1'

Il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali ha portato cambiamenti importanti anche rispetto alla cosiddette responsabilità relative. In altre parole, con l'entrata in vigore del GDPR i responsabili del trattamento di ogni organizzazione devono fare da garanti anche rispetto a come vengono gestiti i dati anche dai propri partner e fornitori.

Cosa significa in concreto? Di fatto le imprese sono incentivate a ridurre il numero di fornitori per ridurre anche il rischio di possibili problemi. Avere 10 fornitori vorrà dire dover verificare la conformità di tutti e 10 e controllare che, ad esempio, non avvenga una raccolta non autorizzata dei dati e che non ci sia il rischio di data breach. Gli stessi dati che l'organizzazione riceverà potrebbero essere corrotti o contaminati ed ecco perché solo misure adeguate potranno garantire la protezione totale dei dati personali che vengono
trattati.

Ogni azienda deve avere la certezza che la cosiddetta GDPR-chain rispetti i principi del nuovo Regolamento Europeo senza incorrere in forme vietate di elaborazione dei dati. Il legislatore ci chiede di essere inflessibili rispetto ai nostri partner, i quali dovranno sottoporsi a verifiche cadenzate delle procedure aziendali attraverso un audit privacy per evitare nelle pesanti sanzioni previste dal Regolamento EU 16/679.

RIPRODUZIONE RISERVATA. Ne è consentito un uso parziale, previa citazione della fonte.

Le categorie

Gli argomenti dei nostri articoli

La guida di PrivacyLab

Per orientarti tra i nostri articoli

Resta informato su quello che succede.

Lasciaci la tua email e riceverai le nostre comunicazioni informative e commerciali

informativa sulla privacy